Aspettando la festa del lavoro dignitoso

Avete mai provato ad associare la parola “crisi” ad uno sguardo?

A sostituire i flussi della finanza con le storie, le manovre economiche con le persone, lo spread con le voci di protesta?

A immedesimarvi in chi non ha mai lavorato o in chi rischia di non farlo più. Nei precari, nei cassaintegrati, negli esodati?

Pensiamoci.

Un dovere per tutti alla vigilia di questo 1 maggio ancora amaro.

Non c’è festa del lavoro se non ci sono i festeggiati, ovvero i lavoratori, come rappresenta la cartolina delle ACLI di roma diffusa per l’occasione, con un banchetto tutto apparecchiato, ma i posti a sedere vuoti. Leggi di più