Costruire e ricostruire

Abbiamo ancora tutti negli occhi la furia della devastazione del terremoto che ha colpito alcune zone del centro Italia lo scorso 24 agosto.

E abbiamo nel cuore e nelle preghiere i 296 morti e i loro familiari.

Anche perché, in un certo senso, questo terremoto è entrato nelle nostre case, nelle nostre famiglie, perché tutti conosciamo qualcuno che ha un legame con le zone di Amatrice e dintorni che siano colleghi, amici o parenti.

E se pensiamo alla gara di solidarietà che si è scatenata e alle centinaia di volontari che si sono adoperati da subito, dobbiamo rilevare che questa esperienza, pur nella sua drammaticità, ci insegna quanto l’emergenza non abbia colori, non abbia partiti e nemmeno religioni, non abbia confini. Leggi di più