Ascolto. Basterebbe una semplice parola per racchiudere il percorso di formazione, riflessione e confronto in cui, in occasione della Giornata internazionale della Famiglia, abbiamo ospitato a Roma i rappresentanti delle ACLI di oltre 35 territori, ma anche tanti amici da rappresentanti delle istituzioni a esponenti della società civile.
Una due giorni durante la quale abbiamo messo al centro la famiglia come occhiale per leggere la comunità, i suoi bisogni, i suoi numeri e le sue storie tra paure, difficoltà e speranza.
Metodo e bussola dei nostri lavori è stato proprio l’ascolto, nelle sue molteplici sfaccettature:
– l’ascolto quantitativo attraverso la presentazione dei risultati della ricerca “Fare i conti con le crisi: famiglie a rischio socio-economico in Italia” condotta dall’Osservatorio nazionale permanente dei redditi e delle famiglie con IREF e CAF ACLI. Uno strumento di ascolto innovativo perché per la prima volta sono stati raccolti i dati di 936mila contribuenti, relativi a tre anni di dichiarazioni letti però in chiave di 640mila famiglie fiscali.
– l’ascolto qualitativo interno con i focus group, l’incontro con gli operatori e l’indagine sui Punto ACLI Famiglia. Ma anche un ascolto reciproco esterno tra esponenti della comunità educante, della società civile e delle Istituzioni, della Chiesa, frate Marco Vianelli direttore ufficio pastorale familiare CEI, Roberta Vincini, presidente nazionale Agesci, Giovanni Caudo, Adriano Bordignon, Antonio Russo, Paolo Petracca, Emiliano Manfredonia, Stefano Parisi grazie anche alla partecipazione della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.
Fare una fotografia di questa esperienza è impresa ardua, tantissime le suggestioni emerse, il dibattito sempre occasione di crescita e arricchimento, l’agire collettivo che ci permette di passare dall’ascolto all’interpretazione, all’azione. La capacità delle ACLI e delle donne e degli uomini che ne sono la linfa vitale, di plasmare il pensiero in opere, la riflessione in pungolo alla Politica.
Abbiamo parlato di famiglia parlando di comunità, dei suoi componenti non intesi nella loro singolarità, ma nella loro naturale vocazione alla relazione. Quella famiglia che, sui legami vivi, si fonda e che rappresenta molto più della mera sommatoria delle parti che la compongono.
A farci da cornice, Roma. Perchè parlare di famiglia è necessario, provare a contribuire a far fronte alle sue esigenze in modo sartoriale e specifico è il nostro obiettivo, ma fare tutto questo in un contesto di bellezza è la marcia in più che ci portiamo dentro dopo queste ore passate insieme. In quest’ottica l’escursione con il battello sul Tevere, accompagnati dagli stornelli romani, è stata la ciliegina sulla torta, un accessorio di bellezza che ha racchiuso questi giorni come una bellissima melodia intonata.
Un grazie speciale a tutto il team che ha reso possibile tutto questo.






